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ORARI DEGLI AGGIORNAMENTI: viene pubblicato almeno un aggiornamento quotidiano nella pagina riservata ("Area Trading") ogni giorno di Piazza Affari aperta:
- entro le ore 09:00 se prima dell'apertura sono necessari aggiornamenti operativi rispetto l'ultimo aggiornamento della seduta precedente
- indicativamente tra le ore 12:00 e le 16:00 se non sono necessari aggiornamenti prima dell'apertura e/o durante la mattinata  (l'ora esatta è determinata dalle condizioni tecniche del mercato). Necessario sottolineare che
talvolta talvolta sono necessari più aggiornamenti, soprattutto durante sedute particolarmente volatili. Nel momento in cui viene pubblicato un aggiornamento viene inviata una mail di avviso e un sms (quest'ultimo solo ai traders iscritti con opzione sms attivata). La mail viene inviata solo per avvertire che è stato pubblicato l'aggiornamento, ma non contiene i dettagli operativi che sono riservati nella pagina Area Trading sul sito e negli sms. Se non ricevete le mails di avviso controllate la cartella spam e il filtro della vostra casella mail (se il problema persiste contattateci a: info@shotrading.com). 

TRADING SYSTEM AZIONI: ogni giorno vengono spiegate le precise strategie di entrata e uscita sui titoli seguiti.  Operiamo su tutti i titoli Ftse MIB ma generalmente ci concentriamo maggiormente nel trading sistematico e metodico su: UNICREDIT, BCO BPM, BPER BANCA, INTESA SAN PAOLO, STMICROELECTRONICS, SAIPEM, TENARIS, STELLANTIS, LEONARDO, PRYSMIAN, CNH INDUSTRIAL, TELECOM ITALIA.
- SEGNALI OPERATIVI: un segnale, sia esso di acquisto (BUY) o di vendita allo scoperto (SELL SHORT) o di chiusura della posizione (STOP) è da considerarsi scattato quando buca di almeno un tick il livello di prezzo indicato in strategia. L'operatività può essere impostata in automatico con la vostra piattaforma di trading on line con ordine condizionato del tipo "BUY se sopra x", "SELL se sotto x".
Lo STOP può essere: STOP LOSS (chiusura della posizione con obiettivo tagliare la perdita in corso) oppure STOP PROFIT (chiusura della posizione con obiettivo di difendere il guadagno in corso). Gli STOP LOSS quasi sempre sono prefissati già prima che scatti il segnale di entrata e sono preindicati insieme al segnale stesso di buy o sell. Possono capitare però casi in cui si apra una posizione senza STOP prefissato perchè a volte è necessario attendere alcuni movimenti in modo da identificare il range di volatilità del segnale prima di fissarlo.
Nei casi di GAP in apertura di contrattazioni, nei quali il segnale di stop (o entrata in posizione) non viene eseguito perchè si verifica un'apertura che "salta" il livello indicato, ci comportiamo in questo modo:
- per quanto riguarda i segnali di apertura della posizione, entriamo solo ed esclusivamente se c'è la possibilità di farlo non oltre lo 0,8 % dal prezzo del segnale
- per quanto riguarda gli stop loss e stop profit (chiusura di posizione) noi procediamo come segue: cancelliamo lo stop, attendiamo i primi 15 minuti di contrattazione e fissiamo nuovo stop 1 tick sotto il minimo toccato nei primi 15 minuti (o 1 tick sopra in caso di posizione short).  
Nota per neofiti: ricordare l'importanza del "money management". Essendo gli stop loss quasi sempre prefissati avete già un chiaro riferimento del fattore di rischio su quella determinata operazione. Dovete quindi adeguare l'esposizione sulla singola operazione in base alla vostra personale propensione al rischio. Uno stop loss fissato, per esempio, a - 2% è cosa ben diversa da uno stop fissato a -5 %. Ma in sostanza non cambia se riducete la "size", il peso nell'esposizione sull'operazione. Ricordate che noi qui forniamo segnali tecnici, ma la gestione del money management è fattore che va personalizzato in base alla propria propensione al rischio.
TARGET: quando ci sono le condizioni tecniche necessarie, oltre al livello di stop indichiamo anche un livello di TARGET. Il target non è indicato con un livello singolo, bensì con 2 livelli che rappresentano l'AREA TARGET, cioè una ristretta area di prezzo delimitata dai due livelli indicati, nella quale prenderemo profitto chiudendo la posizione. (Se non si possono seguire le contrattazioni in prima persona, è consigliabile inserire ordini automatici in coincidenza del livello più vicino al prezzo d'apertura della posizione. Quindi tra i due scegliere sempre il livello di prezzo più basso se si tratta di posizione LONG, di acquisto, BUY,  e il più alto se si tratta di posizione al ribasso, vendita allo scoperto, SHORT).
DATA SINGOLA = il segnale è valido solo fino alla chiusura della seduta indicata (escluse fasi di asta preapertura, post chiusura e After Hour, vedi pagina FAQ).
DATA DOPPIA: il segnale è valido non solo fino alla chiusura della seduta indicata, ma anche a partire dall'apertura della seduta successiva, fino alla pubblicazione del nuovo report di aggiornamento (escluse fasi di asta preapertura, post chiusura e After Hour, vedi pagina FAQ).
FLAT = fuori in attesa del prossimo segnale

INDICATORE FIB/Ftse MIB: indicatore per il trading discrezionale e personalizzato su FIB o derivati che replichino andamento Ftse MIB. L'indicatore è  finalizzato a segnalare impulsi veloci di 200-300 punti e tendenza long o short (rialzo - ribasso) sui cicli multiday. Questo indicatore non necessariamente va utilizzato per il trading sul Future (sempre a scadenza più vicina) ma va adattato su strumenti di trading in base alla propria propensione al rischio. Consigliamo di far trading direttamente sul FIB (strumento adatto a profilo di rischio alto) solo a chi ha esperienza in materia di trading sui Futures. In tutti gli altri casi consigliamo un'esposizione più leggera su strumenti meno rischiosi, es MiniFIB e ETF Long Short che replicano l'andamento dell'indice FtseMIB (fermo restando che i livelli operativi vanno sempre considerati direttamente sul FIB, in quanto l'indicatore è "settato" su questo). Il target dell'impulso di brevissimo è sempre da considerarsi in area 200-300 punti. Il "Confine" segnala il livello che, se bucato almeno di un tick, decreta la chiusura del segnale da parte dell'indicatore. 
DIFFERENZA TRA INDICATORE FIB e TRADING AZIONI
L'INDICATORE FIB, a differenza del TRADING SYSTEM AZIONI, è un INDICATORE, NON UN TRADING SYSTEM, quindi utilizzandolo nel trading discrezionale c'è da considerare che è "settato" su cicli multiday e prima di chiudere i segnali tollera range di oscillazione relativamente ampi in base alle condizioni di volatilità del mercato. Di conseguenza nelle fasi ad ampia volatilità, se si entra sulla forza del segnale bisogna decidere prima i livelli di stop loss a prescindere da dove l'indicatore piazzerà il livello-Confine. Nella pratica operativa, mentre il TRADING SYSTEM AZIONI rappresenta in maniera precisa e reale la nostra operatività sui titoli azionari, e i segnali indicati possono essere replicati esattamente come li forniamo anche da un trader principiante (che deve comunque gestire il proprio money management in maniera consapevole, vedi spiegazioni sopra, nella "nota per neofiti"), i segnali dell'INDICATORE FIB rappresentano uno strumento tecnico destinato a traders più esperti che abbiano tempo per seguire le quotazioni durante la seduta, e che siano in grado di utilizzare i segnali di questo indicatore integrandoli in un proprio metodo di trading personale già acquisito, gestendo in maniera indipendente e personale gli effettivi livelli di entrata e uscita sul FIB (o altro derivato replicante l'indice Ftse MIB: MiniFIB, ETF, CFD...). Es: nelle fasi ad ampia volatilità, se si entra sulla forza del segnale bisogna decidere prima i livelli di stop loss a prescindere da dove l'indicatore piazzerà il livello-Confine. Mentre durante gli eventuali pull-back in direzione contraria al segnale (debolezza del segnale) verrà fissato il livello di Confine-limite, di conseguenza esso sarà più vicino, e se sarà ad una distanza accettabile si potrà far coincidere gli stop esattamente con esso. Sconsigliamo vivamente il trading sul FIB a chi non ha buona esperienza di Futures e a chi non ha tempo per seguire il mercato in "full time" durante le sedute di contrattazione.

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